Percorso di certificazione dei referenti della Privacy

Come ha chiarito il Garante nella sua Newsletter del 15/09/2017 – “Quesiti in materia di certificazione delle competenze ai fini della prestazione di consulenza in materia di protezione dei dati personali” ), la figura del Responsabile della Protezione dei Dati (RPD) o Data Protection Officer (DPO) deve essere scelta in base al possesso di competenze specifiche e non in base ad attestati formarli, la certificazione può rappresentare, al pari di altri titoli, uno strumento per valutare il possesso di un livello minimo di conoscenza della disciplina, tuttavia non equivale, di per sé, a una “abilitazione” allo svolgimento del ruolo del RPD, né, allo stato, possono sostituire in toto la valutazione nell’analisi del possesso dei requisiti del RPD necessari per svolgere i compiti da assegnargli in conformità all’art. 39 del Regolamento (UE) 2016/679.

Pur quindi non essendo obbligatorio, chi comunque, dopo aver ottenuto l’attestato finale del corso, svolto sia ai sensi del Regolamento Europeo  2016/679 e in conformità ai requisiti dello standard UNI 11697:2017, desidera intraprendere il percorso di certificazione, potrà farlo tenendo conto che il corso è solo il primo passo (necessario) per la partecipazione all’esame di certificazione svolto secondo lo schema indicato dall’Appendice B della norma UNI 11697:2017 a cui gli orgnanismi di certificazione del personale devono attenersi.

Infatti per la certificazione oltre al corso è necessario, in base alla figura professionale scelta (Responsabile protezione dei dati, Manager Privacy, Specialista Privacy, Valutatore Privacy) possedere determinati titoli di studio e esperienze lavorative secondo lo schema allegato:

 

Percorso di certificazione dei referenti della Privacy

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